Lectio divina del 18.2.21

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Testo

11 Πέτρος ἀπόστολος Ἰησοῦ Χριστοῦ ἐκλεκτοῖς παρεπιδήμοις διασπορᾶς Πόντου, Γαλατίας, Καππαδοκίας, Ἀσίας, καὶ Βιθυνίας,

1 Pietro, apostolo di Gesù Cristo, ai fedeli che vivono come stranieri, dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadòcia, nell’Asia e nella Bitinia, scelti

2 κατὰ πρόγνωσιν θεοῦ πατρός, ἐν ἁγιασμῷ πνεύματος, εἰς ὑπακοὴν καὶ ῥαντισμὸν αἵματος Ἰησοῦ Χριστοῦ· χάρις ὑμῖν καὶ εἰρήνη πληθυνθείη.

2 secondo il piano stabilito da Dio Padre, mediante lo Spirito che santifica, per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi dal suo sangue: a voi grazia e pace in abbondanza.

Analisi e riflessione di preparazione

(vedi il primo appuntamento sullo stesso testo)

Messaggio WhatsApp inviato ai broadcasts:

Chàris kai eirène (misericordia donata e pace)

Come promesso, anche se in ritardo, invio un breve riassunto della lectio che abbiamo tenuto su Jit.si giovedì scorso. Abbiamo riproposto una “lectio divina” sullo stesso testo della settimana prima, cioè l’inizio della Prima Lettera di Pietro. C’è da rimanere ammirati della ricchezza di questi testi della Parola di Dio!

Ecco di nuovo il testo:

1Pietro, apostolo (=inviato) di Gesù Cristo, ai fedeli che vivono come stranieri (=a voi che venendo da fuori vi siete inseriti nei villaggi), dispersi (=nella diaspora) nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadòcia, nell’Asia e nella Bitinia, scelti (v.2) secondo il piano stabilito (=la preconoscenza) da Dio Padre, mediante lo Spirito che santifica, per obbedire (=l’obbedienza della fede) a Gesù Cristo e per essere aspersi (=spruzzati) dal suo sangue: a voi grazia e pace in abbondanza (=in crescita sempre, giorno per giorno).

Vi ho messo tra parentesi i significati originali del testo greco, che i traduttori hanno un po’ modificato. Partiti molto probabilmente da Roma, i cristiani si sono stabiliti “tra le case” dell’attuale Turchia. E Pietro, l’inviato di Gesù ha a cuore la sorte delle pecore che sono “sparpagliate”. E a tutti, dovunque, vuol far arrivare il messaggio meraviglioso della fede: apparteniamo al Padre (l’Abbà) in Gesù e con Gesù, resi vivi dal suo sangue vivente di Signore Risorto (morto una volta e vivente per sempre). Ed è un dono che per sua natura cresce ogni giorno, “spruzzati” (come fece Mosè al monte Sinai con il sangue dell’agnello, Es. 24) da quel sangue vivo, vita e portatore di vita, di Gesù che ci ha amati e ha dato se stesso per noi.

Credo che ne abbiamo abbastanza per questi giorni e questa settimana!

Prossimo appuntamento, domani lunedì 22, incontro di primo livello (conoscenza e studio sulla Parola) ore 21 (Presenterò il rapporto tra Parola e storia) . E poi, naturalmente, giovedì 25.

Il link è sempre lo stesso (da inserire sul proprio browser per es. Google): meet.jit.si/VediamociConPrimo.

Mi raccomando: Bibbia nelle mani sempre ogni giorno, e all’incontro.