Lectio divina del 2.9.21

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Testo:

19 τοῦτο γὰρ χάρις εἰ διὰ συνείδησιν θεοῦ ὑποφέρει τις λύπας πάσχων ἀδίκως·

19 Questa è grazia: subire afflizioni, soffrendo ingiustamente a causa della conoscenza di Dio;

 20 ποῖον γὰρ κλέος εἰ ἁμαρτάνοντες καὶ κολαφιζόμενοι ὑπομενεῖτε; ἀλλ’ εἰ ἀγαθοποιοῦντες καὶ πάσχοντες ὑπομενεῖτε, τοῦτο χάρις παρὰ θεῷ.

20 che gloria sarebbe, infatti, sopportare di essere percossi quando si è colpevoli? Ma se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio.

Analisi e riflessione (di preparazione)

19 τοῦτο γὰρ χάρις = ecco la parola-chiave conclusiva e fondamentale: “grazie”, dono gratuito

εἰ διὰ συνείδησιν θεοῦ = è nella “coscienza” e consapevolezza del rapporto con Dio, della chiamata di Dio, dell'”abitare in” Dio che lo spazio gratuito è valorizzato

ὑποφέρει τις λύπας = sopportare i dolori

πάσχων ἀδίκως· = in una condizione particolare, cioè “ingiustamente”. Pietro sta continuando il discorso iniziato sopra con gli schiavi

20 ποῖον γὰρ κλέος = quale guadagno..

εἰ ἁμαρτάνοντες καὶ κολαφιζόμενοι ὑπομενεῖτε; = il dover sopportare da peccatori e trasgressori non va nemmeno preso in considerazione

ἀλλ’ εἰ ἀγαθοποιοῦντες καὶ πάσχοντες ὑπομενεῖτε, = è la sofferenza ingiusta unita al fare comunque il bene lo stile che il cristiano, dallo schiavo a tutti gli altri, in qualunque situazione e condizione di vita..

τοῦτο χάρις παρὰ θεῷ. = Questo è il dono gratuito, la grazia che Dio ci fa, che viene da (parà) Dio. Viene da Dio e ritorna a Dio, circolazione gratuita di amore vero, scelto e vissuto in relazione alla persona di Dio e alle persone che siamo noi, senza altro interesse, fine o motivo.. “Tutto è grazia”. E così la logica del Cristianesimo è diversa da quella del mondo: laddove il dolore e il soffrire (soprattutto ingiusto) è una maledizione, qui diventa strumento e occasione di crescita e soprattutto di amore gratuito.. Diventiamo sempre più imitatori del Padre! (Mt 5,43ss)

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Nel sangue vivente di Gesù Vivente per sempre, che è Amore

Giovedì la nostra “lectio divina” ha accolto, meditato e condiviso due versetti del secondo capitolo della 1 Pietro. Come vorremmo che queste cose, passo dopo passo, nutriscano la mente e il cuore di tanti credenti e persone disponibili! E’ la Parola che lo Spirito fa risuonare per la ricchiezza della nostra vita. Versetti 2,19-20: “19 Questa è grazia: subire afflizioni, soffrendo ingiustamente a causa della conoscenza di Dio; 20 che gloria sarebbe, infatti, sopportare di essere percossi quando si è colpevoli? Ma se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito (lett. grazia) davanti a Dio”. All’inizio e alla fine “grazia”, cioè dono gratuito, gratuità. Pietro qui ci spinge in alto, verso altezze vertiginose. Ha parlato dell’amore degli schiavi credenti, capaci di amare anche chi non lo merita. E ora Pietro ci fa meditare che per un credente, aggrappato al Padre con e per mezzo del Figlio, sorretto e guidato dallo Spirito, addirittura la sofferenza è dono gratuito che apre la vita all’infinito. Non piccolezze, ma grandezze: amare in modo totale e gratuito accogliendo l’amore totale e gratuito di Dio in Gesù; senza calcoli, senza interessi, senza limiti. Anzi più siamo trattati ingiustamente e più il dono gratuito aumenta e ci fa abitare nel cuore di Dio!

Ricorda: lunedì e/o giovedì ore 21 meet.jit.si/VediamociConPrimo. Partecipiamo!