Lectio divina del 18.11.21

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Testo:

14 ἀλλ’ εἰ καὶ πάσχοιτε διὰ δικαιοσύνην, μακάριοι. τὸν δὲ φόβον αὐτῶν μὴ φοβηθῆτε μηδὲ ταραχθῆτε,

14 Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non sgomentatevi per paura di loro e non turbatevi,

15 κύριον δὲ τὸν ⸀Χριστὸν ἁγιάσατε ἐν ταῖς καρδίαις ὑμῶν, ⸀ἕτοιμοι ἀεὶ πρὸς ἀπολογίαν παντὶ τῷ αἰτοῦντι ὑμᾶς λόγον περὶ τῆς ἐν ὑμῖν ἐλπίδος,

ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.

16 ⸀ἀλλὰ μετὰ πραΰτητος καὶ φόβου, συνείδησιν ἔχοντες ἀγαθήν, ἵνα ἐν ᾧ ⸀καταλαλεῖσθε καταισχυνθῶσιν οἱ ἐπηρεάζοντες ὑμῶν τὴν ἀγαθὴν ἐν Χριστῷ ἀναστροφήν.

 16 Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.

Analisi e riflessione (di preparazione)

14 ἀλλ’ εἰ καὶ πάσχοιτε διὰ δικαιοσύνην, = Se soffrite a motivo della giustizia

μακάριοι. = beati (le beatitudini!)

τὸν δὲ φόβον αὐτῶν μὴ φοβηθῆτε = non temete il loro voler incutere timore

μηδὲ ταραχθῆτε, = non siate turbati, scombussolati. La vostra vita non dipende da chi cerca di gettarvi nel panico

15 κύριον δὲ τὸν ⸀Χριστὸν = Il “ma” della vita dei credenti è sempre e solo il Signore Cristo

ἁγιάσατε ἐν ταῖς καρδίαις ὑμῶν,= onorarlo nel cuore, non in altro luogo!

ἕτοιμοι ἀεὶ πρὸς ἀπολογίαν = pronti all’apologia, alla testimonianza che spiega e spiegando naturalmente difende

παντὶ τῷ αἰτοῦντι ὑμᾶς λόγον = davanti a chi chiede il “logos” della nostra speranza

περὶ τῆς ἐν ὑμῖν ἐλπίδος,

16 ⸀ἀλλὰ μετὰ πραΰτητος καὶ φόβου, = Con mansuetudine e con il timore vero, quello che esprime attenzione e desiderio di fare ogni cosa nel bene

συνείδησιν ἔχοντες ἀγαθήν, = avendo una coscienza buona

ἵνα ἐν ᾧ ⸀καταλαλεῖσθε = proprio in ciò in cui siete accusati e offesi

καταισχυνθῶσιν οἱ ἐπηρεάζοντες = siano svergognati coloro che insolentiscono nei vostri confonti

ὑμῶν τὴν ἀγαθὴν ἐν Χριστῷ ἀναστροφήν. = parlando male del vostro comportamento in Gesù, comportamento che è buono!

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Nell’Amore eterno che tutto muove e riempie di sapore..

Oggi, festa di Cristo Re, il testo della prima Pietro che abbiamo ascoltato, venerato e condiviso giovedì scorso, si armonizza in maniera stupenda con il messaggio della liturgia: “Adorate Cristo come Signore nei vostri cuori, pronti a rendere ragione della speranza che è in voi”. La fede nel Cristo vivente, Creatore e Signore di ogni cosa, Re perché ci “regge” e ci fa vivere, è la molla che anima e spinge la nostra vita interiore, ogni nostro oggi, e la vita ddi ogni tempo e ogni luogo. Vivere con lui è gioia, senza di lui tutto si disperde. E la sua misteriosa presenza vivente è anche la trama su cui si stabiliscono le nostre relazioni con gli altri, lo sappiamo o no. Parlare di lui, annunciarlo, “rendere ragione” di lui come motore di fede che si fa speranza è ciò che ci deve contraddistinguere di più.. Parliamo di lui almeno quanto un interista parla dell’Inter!!

A lunedì e giovedi, alle 21 su meet.jit.si/VediamociConPrimo. Oh come vi vorrei numerosi per gioire della vostra carità!