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76.Gi (38) – Giona

Capitoli del libro

I. 1,1-16 – Giona ribelle alla sua missione

II. 2,1-11 – Giona salvato: Preghiera e salvezza di Giona

III. 3,1-10 – Conversione di Ninive e perdono divino

IV. 4,1-11 – Disappunto del profeta e risposta divina

 

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Non sappiamo se Giona sia stato un personaggio effettivamente esistito o no. Il suo scritto, apparso tra V e IV secolo, lo presenta come persona viva, pieno di sentimenti contrastanti, in missione profetica, ma collerico e vendicativo. La storia la conosciamo tutti: inviato da Dio nella grande città di Ninive a predicare la conversione per evitare il castigo di Dio, egli fugge dalla parte opposta, si imbarca, causa una tempesta, viene gettato in mare e inghiottito da un grosso pesce (Gesù stesso pensò a lui per i suoi tre giorni nel ventre della terra!). Una bella preghiera, come salmo prelude il suo tornare alla luce e quindi la sua effettiva predicazione a Ninive. La gente, pagana!, si converte e lui se la prende a male e va a dormire sotto un ricino, ma Dio suscita un verme che glielo fa seccare. Dinanzi alle rimostranze di Giona Dio fa due volte la stessa domanda, che è poi il succo della profezia, rivolta ad Israele, a chi non capiva che era ora di portare la salvezza di Jahvè a tutte le genti: “Ti sembra giusto essere sdegnato così?” (4,4) “tu hai avuto pietà di una pianta.. e io non dovrei aver pietà per Ninive?” (4,11). La vera vocazione di Israele allora e della Chiesa oggi è di essere luce di Cristo per tutte le genti..