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77.Mi (39) – Michea

Capitoli del libro

1,2-3,12 – I. IL PROCESSO A ISRAELE. MINACCE E CONDANNE

1,2-7 – Il giudizio di Samaria – 1,8-16 – Lamento sulle città del sud del paese – 2,1-5 – Contro gli accaparratori – 2,6-11 – Il profeta di sventura – 2,12-13 – Promesse di restaurazione – 3,1-4 – Contro i capi che opprimono il popolo – 3,5-8 – Contro i profeti mercenari – 3,9-12 – Ai responsabili: annuncio della sventura di Sion

4,1-5,14 –  II. PROMESSE A SION

4,1-5 – Il regno futuro del Signore a Sion – 4,6-8 – Il raduno a Sion del gregge disperso – 4,9-10 – Assedio, esilio e liberazione a Sion – 4,11-13 – Le nazioni stritolate sull’aia – 4,14-5,3 – Miseria e gloria della dinastia di Davide – 5,4-5 – Il vincitore futuro di Assur – 5,6-7 – Ruolo futuro del resto tra le nazioni – 5,8-14 – Il Signore sopprimerà tutte le tentazioni

6,1-7,7 – III. NUOVO PROCESSO DI ISRAELE

 

6,1-8 – Il Signore fa il processo del suo popolo – 6,9-15 – Contro i defraudatori nella città – 6,16 – L’esempio di Samaria – 7,1-7 – L’ingiustizia universale

7,8-20 – IV. LE SPERANZE

7,8-10 – Sion sotto gli insulti della nemica – 7,11-13 – Oracolo di restaurazione – 7,14-17 – Preghiera per la confusione delle nazioni – 7,18-20 – Invocazione del perdono divino

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Michea (mi-ca-Jahvè – chi come Jahvè) è il nome di un osservante israelita del regno del Sud, contemporaneo di Isaia, vissuto tra la fine dell’VIII e l’inizio del VII secoli (720-670 circa), a Morèset a est di Ebron, in Giudea. I suoi annunci, come quelli di tutti i profeti sono di due tipi nettamente diversi e contrastanti. Da una parte l’annuncio di castighi e sventure per il popolo di Dio disobbediente (ricordiamo la famosa parola del venerdì santo: Popolo mio che male ti ho fatto, in che ti ho contristato? Dammi risposta, Mi 6,3ss). Dall’altra grandi prospettive di pace e di prosperità. Per questo esorto ad andare a leggere meditare due testi: uno, al capitolo 4, in comune con Is 2, che annuncia la salvezza di tutti i popoli nell’accoglienza della Legge che esce da Gerusalemme e il “disimparare” l’arte della guerra cambiando le lance in falci e le spade in vomeri. Cose ancora che si devono avverare in questo tempo dove la parola “guerra” è tornata a risuonare ogni giorno anche vicino a noi. E poi il famoso testo di Michea 5,1-5: “E tu Betlemme di Efrata, non sei il più piccolo capoluogo di Giuda.. da te nascerà uno che governerà le genti.. Ed egli sarà la Pace”. E noi abbiamo riconosciuto in Gesù il Principe della Pace e come tale lo accogliamo e lo proponiamo.. L’impegno vero? Non i sacrifici, ma la misericordia e la giustizia (Mi 6,8).