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8 Settembre 2025

192.Lunedì 8 Settembre 2025
Bibbia e storia (12) –
Regole (11): Tradizione sapienziale

 

Nel giorno che tradizionalmente è indicato come il compleanno di Maria, mamma di Gesù e mamma nostra, circa 2040 anni!, abbiamo presentato un altro filone di tradizione tra i più importanti come “retro-progetto” per la costruzione della Bibbia.

Si tratta della tradizione costituita dal mondo “sapienziale” (ciò che dà “sapore” alle cose!) che non è soltanto una serie di documenti o di avvenimenti o di persone interessate a esprimere qualcosa nella storia del popolo di Israele. Si tratta di uno “sfondo” comune a persone e comunità, ad uno stile, una eredità che si trasmette ad ogni livello, tra il popolo, tra gli operatori di ogni genere, tra chi governa..

Sapienza, in ebraico “hochmàh”, è considerata fondamentalmente “l’arte di fare o programmare o imbastire qualunque cosa”, è il “saper fare” ad ogni livello.

E chi è che “sa fare” perfettamente ogni cosa in ogni momento se non il Signore, presso il quale abita la sua Sapienza, che nella storia biblica progressivamente è stata sempre più personalizzata quasi da essere una persona accanto a Dio (leggiamo Pv 8 e Sr 24!), fino a quando non è avvenuto veramente così quando il Figlio di Dio, Sapienza di Dio, si è incarnato e Cristo Sapienza ci insegna l’arte del vivere..

Il mondo sapienziale, e non solo in Israele, è legato al parlare in poesia (quella ebraica, abbiamo detto, ha come caratteristica il parallelismo, ogni frase due frasi), e poi al governo sia dello Stato come della singola casa. E, molto bello, secondo il mondo biblico è sapienza di alto livello anche la bravura di contadini, artigiani, artisti, insegnanti, ecc..

Certo nell’ambito biblico la sapienza umana è sempre da collegare al dono della Sapienza di Dio e da contrapporre all’insipienza e alla stoltezza che rovinano la vita dell’uomo.

Questa sapienza del vivere viene soprattutto insegnata ai giovani perché scelgano nella vita la strada migliore per la realizzazione della loro umanità, soprattutto in obbedienza alla Legge di Dio..

E secondo un modo di impostare le cose tipiche del mondo antico e anche del mondo biblico per il principio della “personalità corporativa” tutti i sapienti sono un gran “corpo” che è nato da un capostipite importante, in questo caso Salomone. Di lui ricordiamo la grande preghiera per avere da Dio il dono della sapienza, disprezzando qualsiasi altro dono (Sp 9, 1Re 3).

 

Ora i libri nei quali sono raccolti secoli di detti sapienziali formano nella Bibbia, Antico Testamento, una sezione vera e propria, detta appunto “dei libri sapienziali”: Giobbe (Gb), Salmi (Sl), Proverbi (Pv), Qohelet (Qo), Cantico dei Cantici (Cc), Sapienza (Sp), Siracide (Sr).

Oltre a questi libri espressamente dedicati a questa “arte delle arti” per seguire in profondità e con verità, ci sono tanti passi sparsi in altri libri dal contenuto sapienziale, laddove la meditazione e dell’annuncio della vera via che porta alla vita sono in bocca a personaggi importanti, pensiamo ad esempio ai profeti, sapienti per eccellenza del popolo di Dio.

E anche tante e tante espressioni nel parlare di Gesù non sono forse detti sapienziali, che riguardano la vita vera nell’amore e nell’unione con Dio e con la comunità?

 

Abbiamo particolarmente insistito nel nostro incontro (oltre naturalmente all’invito a leggere questi libri e rileggerli con cuore aperto e con invocazione sincera a Dio donatore di ogni sapienza) sul far notare come per Israele la sapienza non è solo appannaggio di vecchi saggi, di studiosi o di uomini di governo, ma è sapienza anche il “saper fare” di tutti ogni giorno, del contadino, come della donna di casa, del giovane virtuoso come dell’anziano esperto.. E’ l’arte della vita e per la vita. Ma per il popolo di Dio è sempre anzitutto l’arte di Dio per stare con Dio!