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24 luglio 2025
196 – 24 Luglio 2025 –
Miele: Cl 2,16-17. Ombre e realtà
Giovedì abbiamo accolto e posto nel nostro “magazzino biblico ideale” i versetti della lettera di Paolo ai Colossesi, Cl 2,16-17:
[16] Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda, o per feste, noviluni e sabati:
[17] queste cose sono ombra di quelle future, ma la realtà è di Cristo.
E poi abbiamo continuato la lettura e la meditazione per altri due versetti:
[18] Nessuno che si compiace vanamente del culto degli angeli e corre dietro alle proprie immaginazioni, gonfio di orgoglio nella sua mente carnale, vi impedisca di conseguire il premio:
[19] costui non si stringe al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legamenti e cresce secondo il volere di Dio.
Io guardo ogni giorno gli articoli dell’ANSA, la più grande agenzia di notizie del mondo. E praticamente mai si parla di Gesù, si mette la vita, qualunque vita, qualunque evento, in relazione con Gesù. Eppure tutto viene da lui, tutto riceve consistenza in lui, tutto cammina con lui verso l’eternità. Le vittorie o le sconfitte delle nostre squadre del cuore sono ombre che passano insieme alla feste estive, ai festivals, ai problemi politici e sociali.. Quante cose sono passate dall’inizio dei secoli, quanti bambini sono morti di fame e di stenti in tutta la storia, quanta oppressione sulle donne e sui deboli, quanti popoli devastati!
Ma la convinzione dei credenti, insieme a Paolo, è che tutto questo è solo ombra, omra per chi ha subito, ombra per chi ha fatto subire, ombra nata da un’assenza, di luce, di vita, di speranza, ombra che presto svanirà..
Paolo parlava ai Colossesi dei loro culti agli angeli, alle divinità, alle distinzioni di cibi, di riti, di bevande, alla ricerca effimera di felicità.
Io credo sia veramente urgente fare quello che in troppo pochi hanno fatto i credenti lungo la storia: fare tutto, vivere tutto, ma di tutto vivere anzitutto il collegamento con Gesù Creatore e Redentore, e con il Padre suo e il suo Spirito.
Solo se tutto impareremo a viverlo nell’amore e nella fede di Gesù, potremo dargli senso vero, potremo redimerlo, farlo entrare a far parte della realtà vera che non finirà.
Non so se sarà possibile, ma laddove non sarà possibile, le ombre continueranno a dominare il mondo e a condurre alla distruzione il mondo e gli uomini. E’ ora di cambiare modo di vedere le cose, collegandole all’amore di Dio, al rendimento di grazie, all’invocazione dello Spirito che solo plasma le ombre, plasma l’abisso, plasma il caos e lo fa diventare realtà vitale per noi e per gli altri..
Parlando di cose che tutti a Colossi potevano comprendere, Paolo fa l’esempio di chi considera cibi, tempi, luoghi, vesti, come abitazione della divinità e dunque “luoghi” di salvezza, dove si trova il Dio della vita. Ma quanto più possiamo applicare questa critica ai tornei di tennis o di pallone!
