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18 Settembre 2025
201 – 18 Settembre 2025 –
Miele: Cl 4,17 – Attenzione al ministero
Per “Miele dalla roccia della Parola” giovedì scorso abbiamo accolto una frase che è come una perla seminascosta nel quarto capitolo della lettera di Paolo ai Colossesi, quelle frasi cui spesso non facciamo attenzione e che invece poi ci aprono un mondo..
Tra i saluti finali della lettera c’è un piccolo incarico: dire ad Archippo qualcosa riguardante la sua vita. Chi è Archippo? Molto probabilmente è il responsabile della comunità che a Colosse si riunisce nella casa di Filemone, il famoso personaggio della lettera omonima. Archippo infatti è nominato anche all’inizio di quel biglietto-lettera con le parole “[1] al carissimo Filèmone, nostro collaboratore,
[2] alla sorella Apfìa, ad Archippo nostro compagno nella lotta per la fede e alla comunità che si raduna nella tua casa”. E’ molto probabile che Archippo sia figlio di Filemone e Apfìa e appunto responsabile della vita della comunità.
Tra i saluti finali della lettera ai Colossesi troviamo questo versetto:
[17] Dite ad Archippo: «Fa’ attenzione al ministero che hai ricevuto nel Signore, in modo da compierlo bene».
“Fa’ attenzione”: ricordiamo la frase della lettera agli Efesini: “Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi” (Ef Ef 5,15). Archippo viene esortato a “mettercela tutta” perché possa praticare il suo incarico in maniera bella e completa. Non è cosa di poco conto quello che gli è stato affidato: richiede tutta la sua attenzione, tutte le sue forze.
“Il ministero”: ad Archippo è stato affidato un servizio, di essere ministro, servitore della comunità cristiana in cui vive. Oggi come ieri con questa parola si indica un impegno strutturato, continuativo, responsabile. Archippo sia sempre il “punto di riferimento” di quel gruppo di persone che hanno accolto la giovane fede cristiana nel loro cuore.
“ricevuto nel Signore”: un servizio che ha a che fare con la fede di Archippo nel Signore Gesù. Si tratta di un incarico “ricevuto nel Signore”, cioè che non si è dato da solo e che è nato dalla sua fede che lo incorpora a Cristo. Si tratta di una missione che Cristo stesso gi ha dato e a cui lui dovrà rendere conto, insomma è una questione prima di tutto tra lui e Gesù, e poi con la comunità e verso la comunità. “nel Signore” è una espressione molto comune nel Nuovo Testamento, in particolare in Paolo: indica proprio Gesù come sorgente e punto di riferimento di ogni cosa e anche di ogni attività, anche di un semplice saluto. In Ef 6,21 il discepolo Tichico riceve questa connotazione come Archippo.
“in modo da compierlo bene”: si tratta di fedeltà nel servizio e anche di qualità del servizio stesso: non trasandato, né di mala voglia, ma con presenza di spirito e con l’impegno di tutto se stesso. Di Archippo Paolo si augura che venga detto quello che nel Vangelo si dice di Gesù “Ha fatto bene ogni cosa” (Mc 7,37). Dentro il Signore, familiare del Signore, Archippo è invitato ad essere degno della predilezione del Signore stesso che come a Pietro gli ha affidato da pascere il suo piccolo gregge di Colosse..
