Lectio del 4.8.22
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Testo:
(In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:)
[32] Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
[33] Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma.
[34] Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
[35] Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese;
[36] siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
[37] Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
[38] E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
[39] Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
[40] Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
[41] Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
[42] Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito?
[43] Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così.
[44] Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
[45] Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi,
[46] il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
[47] Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;
[48] quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.
Analisi e riflessione (di preparazione)
Sintesi per comunicare (Broadcasts su WhatsApp, EMail, Sito..)
Nell’amore “da mamma” di Gesù, per noi, suo “piccolo gregge”
Giovedì abbiamo messo al centro della nostra “lectio divina” il brano evangelico della XIX Domenica Anno C: Lc 12,32-48. Nel riportare le parole di Gesù e organizzarle come un annuncio ricco e continuativo lungo tutto il cammino di Gesù verso Gerusalemme (Lc 9,51-19,28), Luca è serio, preciso, annunciatore di amore ma anche esigente amministratore della casa di Dio. E così questo brano evangelico, come gli altri discorsi di Gesù, alterna espressioni di grande attenzione e tenerezza a espressioni dure ed esigenti. Da una parte chiama i discepoli “piccolo gregge” e dice che Dio stesso alla sera dei giorni si alzerà a servire i suoi discepoli che in vita si sono impegnati a praticare il suo comandamento del servizio e dell’amore. Chi ha “fatto tesoro” dei suoi sacrifici con tanto amore verso Gesù, chi, come chiede in Mt 25, avrà amato e servito il Signore negli altri, si ritroverà ad avere un “cameriere” di eccezione, Dio stesso, proprio come fece Gesù nella lavanda dei piedi all’Ultima Cena. D’altra parte però qui si parla di impegno serio nel gestire e amministrare la “casa” di Dio, la “casa comune”, mentre il padrone è (o sembra) lontano. Egli verrà di sicuro, e verrà all’improvviso, ma solo i cuori che avranno servito senza guardare orari, tornaconti, potere non saranno “picchiati”, come facevano al tempo di Gesù i padroni terreni verso i servi non attenti e non precisi in tempi e modi di servizio. Dunque ognuno di noi ha un compito, una vocazione, nella edificazione e manutenzione della “casa comune” della nostra Chiesa. E io, noi, ci siamo ogni giorno con tutta la nostra attenzione e carità?
7 Agosto 2022 – Domenica 19a Anno C
Messaggio WhatsApp della settimana
Nell’amore di Colui che si mette il grembiule e si alza a servirci, se solo siamo disponibili a Lui..
Buona serata. Ho il piacere di raccontarvi i due appuntamenti spirituali che abbiamo portato avanti anche questa settimana, con l’aiuto del Maestro.
Lunedì scorso abbiamo presentato la terza parte del libro del profeta Isaia (Detto “Terzo-Isaia”), quella che comprende i capitoli dal 56 al 66. E’ un libro sempre della scuola profetica di Isaia ma compilato dai discepoli intorno al 400 a.C. Uno dei libri che possiamo considerare all’origine del cosiddetto modo di pensare e di vivere detto “Giudaismo”, che in qualche modo dura ancor oggi tra gli Ebrei. Ci sono vedute ampie nuovissime e insieme sottolineature all’osservanza di precetti e comandamenti: una religione di riti (soprattutto il sabato), ma al di là e al di sopra di tutto un religione del cuore e dell’amore di Dio e del popolo. 10 capitoli da leggere tutti d’un fiato. Lì ci parla il Profeta che noi vediamo adempiuto in Gesù, soprattutto nel capitolo 61. E poi la nuova Gerusalemme. e poi cieli nuovi e terra nuova, e poi la destinazione universale del popolo di Dio.. Prospettive che allargano il cuore.
Giovedì invece abbiamo fatto “lectio divina” sul vangelo di oggi, 19a domenica dell’anno C, Luca 12,32-48. Un brano lungo, bello ma difficile e anche “tosto”. ne abbiamo evidenziato tre parti: 1) “Non temere piccolo gregge perché al Padre vostro è piaciuto darvi il regno”: perseguitati, disprezzati, sconosciuti, ma i credenti sono nelle braccia del Pastore Dio oggi e per sempre
2) “Vendete tutto e datelo in elemosina.. dove è il vostro tesoro là sarà anche il vostro cuore”: la vita è una forte scommessa: che fine farò, faremo, cosa durerà veramente. E Gesù ha una ricetta chiara: c’è un posto sicuro per noi e i nostri beni, il cosiddetto “cielo”. Ma per arrivarci occorre servirci di quegli “scambiatori” che sono i poveri..
3) I beni e le persone vanno custodite, servite. Ed ecco l’impegno ad essere servitori nella “grande casa” della Chiesa e della umanità. La ricompensa è stupenda: Dio stesso si alzerà a servirci. Ma il castigo è altrettanto duro: chi verrà meno all’impegno affidatogli riceverà molte percosse. A noi la scelta!
Vediamoci lunedì e giovedì ore 21. Su coraggio, cominciamo tutti a conoscere un po’ di Parola di Dio. Vi aspetto su meet.jit.si/VediamociConPrimo. Se troviamo la strada del mare, perché non trovare quella del cuore?