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091 – Lectio su Fl 4,4-7
Lectio del 19.1.23
Testo:
4 Χαίρετε ἐν κυρίῳ πάντοτε· πάλιν ἐρῶ, χαίρετε.
[4] Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti.
5 τὸ ἐπιεικὲς ὑμῶν γνωσθήτω πᾶσιν ἀνθρώποις. ὁ κύριος ἐγγύς.
[5] La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!
6 μηδὲν μεριμνᾶτε, ἀλλ᾽ ἐν παντὶ τῇ προσευχῇ καὶ τῇ δεήσει μετὰ εὐχαριστίας τὰ αἰτήματα ὑμῶν γνωριζέσθω πρὸς τὸν θεόν.
[6] Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti.
7 καὶ ἡ εἰρήνη τοῦ θεοῦ ἡ ὑπερέχουσα πάντα νοῦν φρουρήσει τὰς καρδίας ὑμῶν καὶ τὰ νοήματα ὑμῶν ἐν Χριστῷ Ἰησοῦ.
[7] E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
Sintesi per comunicare (Sito..)
Giovedì abbiamo accolto con gioia la lettera ai Filippesi nel suo brano 4,4-7. Più volte, abbiamo detto, Paolo ha espresso nelle sue lettera la priorità della gioia per il credente. Lui conosceva bene le difficoltà della vita, specialmente per un Apostolo di Gesù Cristo. Ma la certezza della vita eterna, della vicinanza di Gesù ha il sopravvento su tutto. “Il Signore è vicino”: è qui, è dentro di te e fuori di te, è in te e negli altri, egli è il Vivente. E la vita, soprattutto quella vera, non può non portare con sé una sensazione di gioia e di pace. E poi la consapevolezza del dono totale del Padre in Gesù Cristo comporta per l’animo del credente uno stato di “amabilità” nei confronti di se stesso e degli altri. Il primo apostolato è come ti presenti, come ti relazioni agli altri. “Da dove gli verrà tanta tranquillità e serenità?” diranno sicuramente coloro che vengono a contatto con un credente arricchito interiormente dalla presenza di Gesù Signore. Il Signore “è vicino”, è qui, anche se non lo vediamo, ma, doce dice Pietro, senza vederlo crediamo in lui e lo amiamo.. E se proprio ci si trova in qualche difficoltà (tante sono le difficoltà della vita!), ecco il rimedio grande, la medicina per ogni situazione: la preghiera che ci dà in ogni momento la possibilità di presentarci al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo. Preghiera che è insieme, sempre, richiesta e ringraziamento, eucaristia, proprio come faceva Gesù nel suo pregare su questa terra. Dalla gioia interiore e dalla preghiera fiduciosa ecco scaturire la pace, la pace di Gesù, la pace che “sorpassa” tutto, anche la possibilità di capire!