Lectio del 22.6.23

Vai al video riassuntivo su You Tube

108 – Lectio su Eb 5,1-4+5-10

 

Testo

Eb 5 1   Πᾶς γὰρ ἀρχιερεὺς ἐξ ἀνθρώπων λαμβανόμενος ὑπὲρ ἀνθρώπων καθίσταται τὰ πρὸς τὸν θεόν, ἵνα προσφέρῃ δῶρά τε καὶ θυσίας ὑπὲρ ἁμαρτιῶν,

[1] Ogni sommo sacerdote, infatti, è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.

2  μετριοπαθεῖν δυνάμενος τοῖς ἀγνοοῦσιν καὶ πλανωμένοις, ἐπεὶ καὶ αὐτὸς περίκειται ἀσθένειαν

[2] Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza.

3  καὶ δι᾽ αὐτὴν ὀφείλει, καθὼς περὶ τοῦ λαοῦ, οὕτως καὶ περὶ αὐτοῦ προσφέρειν περὶ ἁμαρτιῶν.

[3] A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.

4  καὶ οὐχ ἑαυτῷ τις λαμβάνει τὴν τιμὴν ἀλλὰ καλούμενος ὑπὸ τοῦ θεοῦ καθώσπερ καὶ Ἀαρών.

[4] Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne.

5  οὕτως καὶ ὁ Χριστὸς οὐχ ἑαυτὸν ἐδόξασεν γενηθῆναι ἀρχιερέα ἀλλ᾽ ὁ λαλήσας πρὸς αὐτόν· υἱός μου εἶ σύ, ἐγὼ σήμερον γεγέννηκά σε·

[5] Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato, gliela conferì

 6  καθὼς καὶ ἐν ἑτέρῳ λέγει· σὺ ἱερεὺς εἰς τὸν αἰῶνα κατὰ τὴν τάξιν Μελχισέδεκ,

[6] come è detto in un altro passo: Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek.

 7  ὃς ἐν ταῖς ἡμέραις τῆς σαρκὸς αὐτοῦ δεήσεις τε καὶ ἱκετηρίας πρὸς τὸν δυνάμενον σῴζειν αὐτὸν ἐκ θανάτου μετὰ

[7] Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.

κραυγῆς ἰσχυρᾶς καὶ δακρύων προσενέγκας καὶ εἰσακουσθεὶς ἀπὸ τῆς εὐλαβείας,

8  καίπερ ὢν υἱός, ἔμαθεν ἀφ᾽ ὧν ἔπαθεν τὴν ὑπακοήν,

[8] Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì

 9  καὶ τελειωθεὶς ἐγένετο πᾶσιν τοῖς ὑπακούουσιν αὐτῷ αἴτιος σωτηρίας αἰωνίου,

[9] e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono,

 10  προσαγορευθεὶς ὑπὸ τοῦ θεοῦ ἀρχιερεὺς κατὰ τὴν τάξιν Μελχισέδεκ.

[10] essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek.

 

Sintesi per comunicare (Sito)

 

Lungo e difficile testo sul sacerdozio di Gesù, all’inizio dello sviluppo centrale di questa profonda omelia sulla natura della fede in Cristo ormai non più inseriti nel mondo ebraico ma nella comunità del Risorto. Su questo stesso testo torneremo la prossima volta, e intanto siamo ripartiti dal versetto 1 collegando tutto insieme. I versetti 1-4, lo abbiamo visto, per parlare di Cristo, presentano prima la natura del sacerdozio presso l’Antico Testamento, un sacerdozio legato a una tribù, Levi, e a una famiglia, quella di Aronne. Un sacerdote per elezione di Dio (Aronne fu preferito a suo fratello Mosè) e insieme un sacerdozio fatto di uomini come tutti gli altri, quindi con possibili difetti e peccati. Questo indica due cose: che il sacerdote prima che offrire preghiere, offerte e sacrifici per i credenti che richiedono il suo servizio, devono fare la stessa cosa per se stessi, peccatori essi stessi. Ma questo, seconda cosa, ha un grande vantaggio, mai messo in luce nei testi dell’Antico Testamento riguardanti i sacerdoti, che cioè il sacerdote uomo peccatore può avere compassione, vicinanza e comunità con tutti gli altri uomini. Quindi mentre nell’antichità il sacerdote era scelto da Dio e “per” Dio (il “per me” di Nm 3,41), preparando la strada a Gesù Apollo afferma che il sacerdote è scelto tra gli uomini e a favore degli uomini. Un passaggio fondamentale.

Nella parte restante del nostro incontro abbiamo parlato di quella caratteristica di unicità che Apollo introduzione a proposito di Cristo. E questo lo fa attraverso un raffinato collegamento di due testi: il salmo 2 ribadisce che il Messia è figlio di Dio, “io oggi ti ho generato”, ma insieme il salmo 109(110) annuncia che il Messia-Figlio è stato “costituito” da Dio sommo sacerdote, ma “secondo l’ordine di Melchisedec”.

Siamo andati a ripercorrere la storia di Melchisedec, apparso una sola volta per benedire il padre Abramo di ritorno dalla sua vittoria. Melchisedec (Melchi=re, sedec=giustizia) re di Salem (=pace), cioè di Gerusalemme appare e scompare senza alcun legame con il popolo ebraico, con le tribù con e famiglie di Levi. Eppure a lui Abramo affida le sue offerte ed è lui (cosa particolarissima!) ad offrire come doni pane e vino al “Dio Altissimo”. Il che vuol dire che Gesù è si costituito sommo sacerdote da Dio, ma direttamente, con scelta personale e unica, a partire dalla sua incarnazione, e unico per sempre, mediatore unico e assoluto tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù (come dice anche 1Tm 2,5). Dunque in linea con la tradizione dell’alleanza, ma per un qualcosa di assolutamente nuovo, eterno e irripetibile, per tutti noi! Ne parleremo ancora..