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19 Ottobre 2023

120 – Lectio su Eb 9,15-28

 

Testo

15  Καὶ διὰ τοῦτο διαθήκης καινῆς μεσίτης ἐστίν, ὅπως θανάτου γενομένου εἰς ἀπολύτρωσιν τῶν ἐπὶ τῇ πρώτῃ διαθήκῃ παραβάσεων τὴν ἐπαγγελίαν λάβωσιν οἱ κεκλημένοι τῆς αἰωνίου κληρονομίας.

[15] Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.

16  Ὅπου γὰρ διαθήκη, θάνατον ἀνάγκη φέρεσθαι τοῦ διαθεμένου·

[16] Ora, dove c’è un testamento, è necessario che la morte del testatore sia dichiarata,

17  διαθήκη γὰρ ἐπὶ νεκροῖς βεβαία, ἐπεὶ μήποτε ἰσχύει ὅτε ζῇ ὁ διαθέμενος.

[17] perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive.

18  ὅθεν οὐδὲ ἡ πρώτη χωρὶς αἵματος ἐγκεκαίνισται·

[18] Per questo neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue.

19  λαληθείσης γὰρ πάσης ἐντολῆς κατὰ τὸν νόμον ὑπὸ Μωϋσέως παντὶ τῷ λαῷ, λαβὼν τὸ αἷμα τῶν μόσχων [καὶ τῶν τράγων] μετὰ ὕδατος καὶ ἐρίου κοκκίνου καὶ ὑσσώπου αὐτό τε τὸ βιβλίον καὶ πάντα τὸν λαὸν ἐρράντισεν

[19] Infatti, dopo che tutti i comandamenti furono promulgati a tutto il popolo da Mosè, secondo la Legge, questi, preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issòpo, asperse il libro stesso e tutto il popolo,

20  λέγων· τοῦτο τὸ αἷμα τῆς διαθήκης ἧς ἐνετείλατο πρὸς ὑμᾶς ὁ θεός.

[20] dicendo: Questo è il sangue dell’alleanza che Dio ha stabilito per voi.

21  καὶ τὴν σκηνὴν δὲ καὶ πάντα τὰ σκεύη τῆς λειτουργίας τῷ αἵματι ὁμοίως ἐρράντισεν.

[21] Alla stessa maniera con il sangue asperse anche la tenda e tutti gli arredi del culto.

22  καὶ σχεδὸν ἐν αἵματι πάντα καθαρίζεται κατὰ τὸν νόμον καὶ χωρὶς αἱματεκχυσίας οὐ γίνεται ἄφεσις.

[22] Secondo la Legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue, e senza spargimento di sangue non esiste perdono.

23  Ἀνάγκη οὖν τὰ μὲν ὑποδείγματα τῶν ἐν τοῖς οὐρανοῖς τούτοις καθαρίζεσθαι, αὐτὰ δὲ τὰ ἐπουράνια κρείττοσιν θυσίαις παρὰ ταύτας.

[23] Era dunque necessario che le cose raffiguranti le realtà celesti fossero purificate con tali mezzi; ma le stesse realtà celesti, poi, dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi.

24  οὐ γὰρ εἰς χειροποίητα εἰσῆλθεν ἅγια Χριστός, ἀντίτυπα τῶν ἀληθινῶν, ἀλλ᾽ εἰς αὐτὸν τὸν οὐρανόν, νῦν ἐμφανισθῆναι τῷ προσώπῳ τοῦ θεοῦ ὑπὲρ ἡμῶν·

[24] Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore.

25  οὐδ᾽ ἵνα πολλάκις προσφέρῃ ἑαυτόν, ὥσπερ ὁ ἀρχιερεὺς εἰσέρχεται εἰς τὰ ἅγια κατ᾽ ἐνιαυτὸν ἐν αἵματι ἀλλοτρίῳ,

[25] E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui:

26  ἐπεὶ ἔδει αὐτὸν πολλάκις παθεῖν ἀπὸ καταβολῆς κόσμου· νυνὶ δὲ ἅπαξ ἐπὶ συντελείᾳ τῶν αἰώνων εἰς ἀθέτησιν [τῆς] ἁμαρτίας διὰ τῆς θυσίας αὐτοῦ πεφανέρωται.

[26] in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.

27  καὶ καθ᾽ ὅσον ἀπόκειται τοῖς ἀνθρώποις ἅπαξ ἀποθανεῖν, μετὰ δὲ τοῦτο κρίσις,

[27] E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio,

28  οὕτως καὶ ὁ Χριστὸς ἅπαξ προσενεχθεὶς εἰς τὸ πολλῶν ἀνενεγκεῖν ἁμαρτίας ἐκ δευτέρου χωρὶς ἁμαρτίας ὀφθήσεται τοῖς αὐτὸν ἀπεκδεχομένοις εἰς σωτηρίαν.

[28] così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.

Sintesi per comunicare (Sito)

 Ebrei 9, la seconda parte, dal versetto 15 al 28. Questo brano possiamo considerarlo il cuore della trattazione di Ebrei, della omelia, della lettera. La maggior parte del brano è occupata dalla parola “sangue” collegata alla parola “alleanza”. Come nella preparazione simbolica e misterica dell’Antico Testamento e antica alleanza, con Mosè in Esodo 24, così Gesù è entrato nel cielo con il suo sangue per stabilire la nuova ed eterna alleanza. Le differenze tra i due avvenimenti sono stati diversi, ormai lo sappiamo: temporanea e ripetuta nel tempo la prima, una sola volta ed eterna la seconda (del resto anche noi uomini muoriamo una volta per tutte!); con sangue di animali la prima, con il sangue di Cristo la seconda; nel santuario sulla terra la prima, nel santuario del cielo la seconda. In ambedue, dice Apollo, c’è sempre una morte a convalidare il passaggio di eredità e di consegne, morte degli animali nella prima alleanza, morte e risurrezione di Cristo nella seconda.

In questa visione di nuova ed eterna alleanza, risplende il versetto 28: “[28] così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza”. Tante cose in una sola frase. Cristo “si è offerto”, non è stato ucciso dalla volontà di qualcun altro. E poi egli ha tolto i peccati di “coloro che sono molti” (espressione aramaica, come quella sul corpo e sul sangue nell’ultima cena, per indicare “i molti” che sono tanti e che possono essere tutti). E poi on Cristo c’è un’attesa verso una rivelazione definitiva e assoluta. Egli porterà quella salvezza definitiva, l’entrata nel regno del Padre come suoi figli, secondo quanto tutti noi aspettiamo e verso cui camminiamo. E infine abbiamo sottolineato che c’è un’altro aspetto importante e direi fondamentale: Cristo apparirà una seconda volta “senza alcuna relazione con il peccato”. Come dice fortemente la lettera ai Romani (6), che si proclama la notte di Pasqua, Cristo è morto una volta sola, e in quella volta ha distrutto per sempre il peccato. E poi è risorto e vive per il Padre e porta noi con sé a vivere per il Padre, con lui, nello Spirito Santo. E quindi il peccato è morto. Sembra vivo, sembra una realtà potente (spesso addirittura al di sopra del bene) e invece per noi credenti il peccato, il male, la morte, tutto è stato vinto da Gesù in un punto del tempo e ora sta vincendo in noi e preparandoci a quella volta quando anche noi appariremo con lui “senza alcuna relazione con il peccato”. Difficile da pensare, ma sappiamo che il giusto vivrà per la sua fede. Prestare fede a Dio in Cristo per la spinta interiore dello Spirito è quanto di più importante abbiamo da fare nella vita!