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Lectio dal 4.1.24

129 – Lectio su Eb 13,7-9

 

Testo

 

7  Μνημονεύετε τῶν ἡγουμένων ὑμῶν, οἵτινες ἐλάλησαν ὑμῖν τὸν λόγον τοῦ θεοῦ, ὧν ἀναθεωροῦντες τὴν ἔκβασιν τῆς ἀναστροφῆς μιμεῖσθε τὴν πίστιν.

[7] Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede.

8  Ἰησοῦς Χριστὸς ἐχθὲς καὶ σήμερον ὁ αὐτὸς καὶ εἰς τοὺς αἰῶνας.

[8] Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

9  Διδαχαῖς ποικίλαις καὶ ξέναις μὴ παραφέρεσθε· καλὸν γὰρ χάριτι βεβαιοῦσθαι τὴν καρδίαν, οὐ βρώμασιν ἐν οἷς οὐκ ὠφελήθησαν οἱ περιπατοῦντες.

[9] Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia e non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne fanno uso.

 

Sintesi per comunicare (Sito)

 

Una piccola pericope della lettera agli Ebrei dedicata alla “saldezza” nella vita e nella fede. In questo piccolo brano si affermano tre cose sempre molto importanti, soprattutto la seconda.

Anzitutto Apollo si augura che le comunità siano unite e salde nell’unità con i propri capi e responsabili. I capi sono “coloro che hanno annunciato la Parola di Dio” e che sono stati fedeli ad essa, con la parola e con la vita. Parola e vita che hanno dimostrato l’esistenza di una fede che noi siamo chiamati a fare nostra, imitando la loro. Forse qui si parla della generazione apostolica precedente, quella che ha annunciato per prima la Parola. Lo dimostra il fatto che Apollo parla dell'”esito finale della loro vita”. E’ un po’ quello che nei secoli poi è avvenuto con i Padri della Chiesa e tutti i santi: la loro vita di fede e di attaccamento al Cristo è modello per noi per seguirne le orme e soprattutto per condividere la stessa fede nel Cristo.

Ed ecco la seconda affermazione: Gesù Cristo è lo stesso ieri oggi e sempre. Una frase di una portata immensa, come Eb 12,4 (tenendo fisso lo sguardo su Gesù iniziatore e perfezionatore della fede): Cristo è tutto per noi, per quelli prima di noi, per quelli dopo di noi. E Cristo è sempre lo stesso: la sua vita, il suo amore, il suo potere di Figlio Creatore dell’universo, il suo essere Mediatore di tutto e tutti, Maestro, Signore non cambiano. Cambiano i tempi, le generazioni, le interpretazioni, il sentire, ma egli è lo stesso e noi possiamo e dobbiamo credere in lui, sentirlo presente nella nostra vita, amarlo e tentare di imitarlo come Francesco d’Assisi, come Teresa d’Avila, come Charles de Foucauld o come anche Abramo, Mosè, Samuele, ecc.. Cristo domina i secoli e dà loro il senso di salvezza..

Ed ecco la terza affermazione: anche la dottrina che scaturisce dall’insegnamento di coloro che ci hanno insegnato e testimoniato la Parola è sempre quella anche se ogni tempo deve anche interpretarla per poterla vivere al suo presente. Ma esiste una verità cristiana, fondata su Cristo, che c’è e si evolve sotto la guida attenta del Magistero (anche se fondamentalmente è sempre la stessa!) e ci sono in giro tante e tante dottrine sviate, non precise, piene di errore e di capacità di traviare.. Sono un cibo che non nutre, un pane che non sa di niente. E anche qui basta vedere la storia: quanta gente impoverita, traviata, morta nella lontananza dal Padre, dal Cristo e dallo Spirito Santo!

La vita cristiana anche su questo aspetto sia seria, “pulita”, attenta senza cedere a lusinghe diverse di ogni genere che magari in un primo momento sembrano più belle e valide delle dottrine della nostra fede..