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Lectio dal 8.2.24

134 – 8 febbraio 2024 – Jd 1-4

 

Lectio del 8.2.24

 

Testo

 

Jd 1 Ἰούδας Ἰησοῦ Χριστοῦ δοῦλος, ἀδελφὸς δὲ Ἰακώβου, τοῖς ἐν θεῷ πατρὶ ἠγαπημένοις καὶ Ἰησοῦ Χριστῷ τετηρημένοις κλητοῖς·

[1] Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, a coloro che sono prediletti, amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo,

2  ἔλεος ὑμῖν καὶ εἰρήνη καὶ ἀγάπη πληθυνθείη.

[2] a voi siano date in abbondanza misericordia, pace e carità.

3  Ἀγαπητοί, πᾶσαν σπουδὴν ποιούμενος γράφειν ὑμῖν περὶ τῆς κοινῆς ἡμῶν σωτηρίας ἀνάγκην ἔσχον γράψαι ὑμῖν παρακαλῶν ἐπαγωνίζεσθαι τῇ ἅπαξ παραδοθείσῃ τοῖς ἁγίοις πίστει.

[3] Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi riguardo alla nostra comune salvezza, sono stato costretto a farlo per esortarvi a combattere per la fede, che fu trasmessa ai santi una volta per sempre.

4  παρεισέδυσαν γάρ τινες ἄνθρωποι, οἱ πάλαι προγεγραμμένοι εἰς τοῦτο τὸ κρίμα, ἀσεβεῖς, τὴν τοῦ θεοῦ ἡμῶν χάριτα μετατιθέντες εἰς ἀσέλγειαν καὶ τὸν μόνον δεσπότην καὶ κύριον ἡμῶν Ἰησοῦν Χριστὸν ἀρνούμενοι.

[4] Si sono infiltrati infatti in mezzo a voi alcuni individui, per i quali già da tempo sta scritta questa condanna, perché empi, che stravolgono la grazia del nostro Dio in dissolutezze e rinnegano il nostro unico padrone e signore Gesù Cristo.

 

Sintesi per comunicare (Sito)

 

Giovedì abbiamo accolto e meditato i primi 4 versetti della lettera di Giuda. Della lectio abbiamo fatto solo i primi tre momenti (Invocatio, Lectio, Explanatio) e ci siamo ripromessi di fare gli altri quattro (Ruminatio, Collatio, Actio, Oratio) il prossimo giovedì.

Da questi primi versetti si evidenzia già bene la struttura a “doppio binario” di questo testo biblico: da una parte ci sono espressioni molto belle quando si parla della comunità credente. Veramente parole belle e ricche: comunità luogo di misericordia, pace e amore, arricchita dalla grazia di Dio, avendo come unico padrone e signore Gesù Cristo. Veramente Giuda sa di rivolgersi a fratelli e sorelle che “ci tengono” ad essere cristiani, ad essere in Dio e in Gesù Cristo: prediletti, amati, custoditi da Gesù, arricchiti da una fede trasmessa ai “santi” una volta per sempre.

D’altra parte però corre anche il binario del dispiacere, della lotta, del rifiuto verso coloro che si sono “infiltrati” nella comunità. Giuda ne parla come di “empi” (cioè che non sanno e praticano il vero culto di Dio in Cristo), gente per la quale la condanna è “già stata scritta”. Difficile sapere chi fossero, da dove venissero, e in quale comunità si sono infiltrati: presenze problematiche e inquietanti che rischiano di “sporcare” il cristallino “deposito della fede” consegnato a noi (per i secoli!) da Gesù e dal suoi apostoli.

Siamo alla fine del primo secolo cristiano e sappiamo dalla storia che da allora (e praticamente fino ad oggi) sono continuamente sorti nelle comunità personaggi che hanno tentato di far passare per sacro e importante ciò che in realtà è contrario a quanto ci ha lasciato Gesù, riguardo alla fede e ai comportamenti.. Difficile identificarli. Forse dobbiamo risalire ai cosiddetti “giudeo cristiani” che avevo perseguito Paolo in ogni luogo dove era andato, cercando di sostituire la libertà in Cristo con la legge antica in Mosè? E tutti questi comportamenti (soprattutto in ambito sessuale) quali sono e cosa riguardano?

Al di là di tutto certa è una cosa: Giuda scrive preoccupato per la situazione delle comunità (probabilmente quelle paoline dell’attuale Turchia, quelle cui si rivolgerà anche Giovanni all’inizio dell’Apocalisse) e parla con forza, coraggio e senza peli sulla lingua. Gesù è troppo importante!