Lectio divina del 3.11.21
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Testo:
10 ὁ γὰρ θέλων ζωὴν ἀγαπᾶν καὶ ἰδεῖν ἡμέρας ἀγαθὰς παυσάτω τὴν ⸀γλῶσσαν ἀπὸ κακοῦ καὶ ⸀χείλη τοῦ μὴ λαλῆσαι δόλον,
10 Chi infatti vuole amare la vita
e vedere giorni felici
trattenga la lingua dal male
e le labbra da parole d’inganno,
11 ἐκκλινάτω ⸀δὲ ἀπὸ κακοῦ καὶ ποιησάτω ἀγαθόν, ζητησάτω εἰρήνην καὶ διωξάτω αὐτήν·
11 eviti il male e faccia il bene,
cerchi la pace e la segua,
12 ὅτι ὀφθαλμοὶ κυρίου ἐπὶ δικαίους καὶ ὦτα αὐτοῦ εἰς δέησιν αὐτῶν, πρόσωπον δὲ κυρίου ἐπὶ ποιοῦντας κακά.
12 perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti
e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere;
ma il volto del Signore è contro coloro che fanno il male.
13 Καὶ τίς ὁ κακώσων ὑμᾶς ἐὰν τοῦ ἀγαθοῦ ⸀ζηλωταὶ γένησθε;
13 E chi potrà farvi del male, se sarete ferventi nel bene?
Analisi e riflessione (di preparazione)
citazione del salmo 33(34),13-17a con il v. 10 dopo il 14.
10 ὁ γὰρ θέλων ζωὴν ἀγαπᾶν = voler amare la vita (ad ogni costo..)
καὶ ἰδεῖν ἡμέρας ἀγαθὰς = vedere giorni buoni
παυσάτω τὴν ⸀γλῶσσαν ἀπὸ κακοῦ = blocchi la lingua dal dire male
qui ci si riferisce sia al dire (v. 10) che al fare (v. 11)
καὶ ⸀χείλη τοῦ μὴ λαλῆσαι δόλον, = e le labbra dall’esprimere inganno
su tutto e prima di tutto un parlare sincero e basato sulla verità.
11 ἐκκλινάτω ⸀δὲ ἀπὸ κακοῦ = si astenga dal male
καὶ ποιησάτω ἀγαθόν, = operi il bene
ζητησάτω εἰρήνην καὶ διωξάτω αὐτήν· = cerchi la pace e le corra dietro
cercare la pace: i credenti come “operatori di pace” (terza beatitudine)
12 ὅτι ὀφθαλμοὶ κυρίου ἐπὶ δικαίους = gli occhi del Signore sui giusti:
c’è un “guardare” costante di Dio, con atteggiamento diverso, sia chi opera
il bene che chi opera il male. Il mondo è lo “spettacolo” di Dio. Egli “vede” e
“sente” tutto e tutti. Vivere alla costante presenza di Dio.
καὶ ὦτα αὐτοῦ εἰς δέησιν αὐτῶν, = le sue orecchie alla loro preghiera
πρόσωπον δὲ κυρίου ἐπὶ ποιοῦντας κακά. = mentre (de) il volto del Signore su (contro) coloro che operano cose cattive
13 Καὶ τίς ὁ κακώσων ὑμᾶς = Chi vi potrà fare del male
ἐὰν τοῦ ἀγαθοῦ ⸀ζηλωταὶ γένησθε; = se diventate zeloti del bene?
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Nel sangue benedetto di Gesù che da un punto solo del tempo ha redento tutto il tempo.
L’ultima lectio divina ci ha offerto, quale cibo spirituale, i versetti 10-13 della prima Pietro. Come da tempo antico, gli uomini spesso inseriscono nei loro discorsi (o scritti) citazioni di altre opere (proprie o di altri) perché le considerano ben dette e ben espressive (o confermative) di quello che si vuol dire. Qui Pietro cita il Salmo 33(34),13-17a a conferma della sua esortazione ai cristiani dell’Asia perché siano persone belle e costruttive: “10 Chi infatti vuole amare la vita e vedere giorni felici trattenga la lingua dal male e le labbra da parole d’inganno, 11 eviti il male e faccia il bene, cerchi la pace e la segua, 12 perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere; ma il volto del Signore è contro coloro che fanno il male. 13 E chi potrà farvi del male, se sarete ferventi nel bene?” Amare la vita, coltivarla e così vedere giorni felici è quanto di più conviene ai credente innamorati del Padre, discepoli del Figlio e avvolti di Spirito Santo! Oh, il primato del bene, questa è la bene-dizione di Dio e la nostra lode di benedizione a lui. E se faremo il bene chi potrà farci del male? (Ricordiamo Rm 8,31!)
A lunedì e giovedi, alle 21 su meet.jit.si/VediamociConPrimo. Oh come vi vorrei numerosi per gioire della vostra carità!