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Nel nome di amore di Gesù Crocifisso e Risorto. Due parole sull’incontro di Scuola della Parola di lunedì scorso. Come già detto questa formazione del lunedì la dividiamo in due parti, una più “tecnica” di conoscenza della Parola (biblica e non) e un’altra più “esistenziale” e “narrativa” (le tante esperienze della Parola, con la “P” maiuscola e minuscola).

Abbiamo parlato degli 8 “blocchi” dei libri della Bibbia. Gruppi di libri in cui ormai è suddiviso il materiale raccolto nella “biblioteca” (Biblìa, come sappiamo). Per gli Ebrei e la loro “Tanak” (il nome che danno alla Bibbia) i blocchi di libri sono tre: Torah (Leggi) Nebiim (Profeti) e Ketubim (altri scritti e appendici). In realtà suddividendo i Profeti in due sotto gruppi A e B i blocchi diventano 4 anche per loro.

Dunque abbiamo: Antico Testamento: 1-Legge 2-Libri Storici 3-Libri Sapienziali 4-Libri profetici. Mentre nel nuovo Testamento (sulla impostazione): 1-Vangeli (La nuova Torah) 2-Atti degli Apostoli (Libro storico) 3-Lettere di Paolo e degli altri Apostoli (equivalenti ai libri sapienziali) e 4-Apocalisse (Libro profetico).

Per quanto invece riguarda la seconda parte dell’incontro, abbiamo presentato la piccola ma significativa figura del profeta Agabo, che appare in due testi degli Atti degli Apostoli e che è importante per vari motivi: testimonia l’esistenza attiva di profeti all’interno della comunità cristiana; si comporta come gli antichi profeti con parole e gesti; deve “portare” una Parola difficile, carestia, prigionia e morte. Ma lo fa con grande fede e coraggio. E poi l’assoluta centralità dello Spirito che guida storia e uomini:

At 11,28: Uno di loro, di nome Àgabo, si alzò in piedi e annunciò, per impulso dello Spirito, che sarebbe scoppiata una grande carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio.

At 21,10-12: Eravamo qui da alcuni giorni, quando scese dalla Giudea un profeta di nome Àgabo.[11] Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: l’uomo al quale appartiene questa cintura, i Giudei a Gerusalemme lo legheranno così e lo consegneranno nelle mani dei pagani». [12] All’udire queste cose, noi e quelli del luogo pregavamo Paolo di non salire a Gerusalemme.

Camminiamo, troviamoci e invitiamo. Giovedì lectio su  meet.jit.si/VediamociConPrimo  ore 21.. Primo