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(3.4.23)

Vieni Signore Gesù, Figlio di Dio, illuminaci e dacci forza..

Lunedì abbiamo continuato a presentare i “nuclei narrativi” presenti nel Vangelo secondo Marco e siamo arrivati un uno dei nuclei più consistenti, la cosiddetta “sezione dei pani” che tradizionalmente va da 6,6 a 8,30, ma io preferisco presentarla da 6,1 a 8,30. Perché è la sezione in cui parla di pane ma anche del rifiuto sempre più netto di Gesù da parte del popolo, e soprattutto dei suoi capi, i farisei. E questo perché Gesù non è più il “fenomeno da baraccone” che a comando fa segni strepitosi e soprattutto guarisce. Gesù annuncia un regno, porta un regno sempre più difficile da comprendere per la mentalità umana basata sul profitto e la sopraffazione. Gesù chiede di superare la religione basata sul rito, su tempi, luoghi, insomma le tante esteriorità della religione pagana ed ebraica. Gesù chiede di ritornare al cuore, al cuore di noi stessi, portandoci dentro la “religione del cuore”, quella che piace veramente a Dio, annunciata dai profeti. E’ ora di credere fortemente, di dare la vita per Dio e per gli altri, è ora di affermare, annunciare e praticare valori, prima interiori nel cuore e poi esteriori nei gesti, valori così dimenticati e trascurati.

Questa sezione parla di pane. Il pane fisico, due volte moltiplicato nelle mani di Gesù, diventa segno di una nuova umanità, basata sul rapporto con lui, rivelazione del Padre. E per questo Gesù annuncia di liberarci da ogni genere di lievito, dei farisei, dei gesti solo esteriori, del cuore cattivo, per essere pane puro sull’altare del cuore e della comunità.

Parole difficili, spesso dure, che si portano dietro un ritornello “non capite?.. non capite ancora?”. E come nella tempesta sul lago Gesù appare ieri come oggi quasi fosse un fantasma, un qualcosa non vero.. Ma lui ci dice “sono io.. non temete”..

Nella tua Pasqua donaci Gesù il coraggio di amarti e credere in te, a di là e al di sopra di tutto. Vieni, Signore Gesù. Maranathà.

E vi ricordo: appuntamento su Internet (Google o Bing o quello che è) digitando:

meet.jit.si/VediamociConPrimo  lunedì (Scuola della Parola) e giovedì (Lectio divina) ore 21..