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22 maggio 2023

100. 49. Lc (2). Sfogliando il Vangelo secondo Luca. Sfogliando lo Spirito

 

Abbiamo sfogliato il Vangelo secondo Luca sottolineando velocemente tutto ciò che fa Spirito, movimento e cammino. Quasi ogni pericope contiene elementi di movimento: tutto è storia, tutto è divenire, tutto si realizza nella potenza della vita e vitalità di Dio lo Spirito Santo grande protagonista soprattutto degli inizi del Vangelo. Del resto “Spirito” c’è ben 25 volte nel testo lucano. E se non ricorda lo Spirito, Luca comunque parla di uomini, donne e angeli che vanno e vengono. Perché la realtà fondamentale è che viene il regno di Dio. E viene nella persona, nella parola, nei gesti del Figlio di Dio, di Gesù di Nazareth

Comincia la storia con Zaccaria, padre di Giovanni che va al tempio e arriva l’angelo e poi lui ritorna a casa reso muto. Ed ecco di nuovo l’angelo va da Maria a Nazareth, e il Figlio di Dio sotto la forza dello Spirito viene nel suo grembo. E poi Maria parte, si mette in viaggio verso la casa di Zaccaria ed Elisabetta, ed ecco lo Spirito assoluto protagonista: riempi Elisabetta e Maria, fa scaturire la lode, libera la lingua di Zaccaria e la sua lode al Signore, e finalmente fa crescere nella forza di Dio il bambino Giovanni..

Lo Spirito nella scena di Simeone e Anna: quale forza nei poveri e nei piccoli! Ma poi, dopo che lo Spirito lo ha fatto crescere, lo Spirito scende su di lui come la colomba del nuovo Israele, investitura a Messia e Figlio dell’uomo. E quindi sempre lo Spirito “spinge” Gesù nel deserto e lo oppone a Satana, e poi lo fa ritornare in Galilea, e gli fa affrontare la prova del suo villaggio, dove egli si impadronisce con forza di Isaia 61, la profezia dello Spirito che invia lo Spirito a cambiare il mondo.. E quando i suoi compaesani rimangono male delle sue pretese ecco che lui comincia a camminare “verso altrove” (Cap. 4).

Da adesso fino alla fine del Vangelo lo Spirito è più “dietro le quinte”, perché c’è la presenza diretta di Dio Figlio di Dio, Gesù. E questo anche se non mancano accenni potenti: Gesù che esulta “nello Spirito” (cap. 10), Gesù che mette in guardia a non commettere peccato contro lo Spirito (cap. 12).

Intanto però con Gesù tutto è in movimento, tutto cammina, tutto è storia, è divenire, è il regno che si diffonde e cambia le persone. I gesti e i segni di Gesù nel parlano con meraviglia.

E così tutta il ministero di Gesù da quel cap. 4 fino alla croce è un continuo cambiare scenario, incontrare persone, far uscire la sua “potenza” (dynamis) per fare del bene continuamente a qualcuno. Cammina Gesù, non ha dove posare il capo, camminagli gli Apostoli che si è scelti e i discepoli che stanno con lui. E dietro di lui camminano le donne e corre il cieco nato, corre Zaccheo.. E nelle sue parabole corre il pastore della pecora smarrita, la donna che ha perso la moneta e il padre che recupera il figlio perduto..

Tutto corre e con l’ingresso a Gerusalemme comincia il cammino nella città santa, il suo drammatico rifiuto del Messia, il cammino verso la croce e la croce luogo di accoglienza e di perdono e dunque di Spirito vitale. ed è da lì che Gesù “emise lo Spirito”: il suo soffio vitale (che ovviamente non era solo aria o acqua!) dà il via a cose veramente nuove, inaudite, meravigliose: la sua morte piena di vita, la sua risurrezione, il suo camminare gratuito con i discepoli di Emmaus, il suo salire al cielo nell’ascensione..

Dunque un consiglio: proviamo con gioia intensa questo cammino, questa cavalcata fra le pagine del Vangelo secondo Luca, sfogliamolo, identifichiamoci nei personaggi e soprattutto accogliamo Gesù vivo e vivente che ci può rigenerare a vita nuova ad una speranza viva come dice la Prima Pietro 1.