VAI AL VIDEO RIASSUNTIVO SU YOU TUBE

21 agosto 2023

52. Rm. Lettera ai Romani (1) Presentazione

 

Testo della lettera di san Paolo Apostolo ai Romani

Prologo

 1,1-7 – Indirizzo – 1,8-15 – Ringraziamento e preghiera

1,16-11,36 –  I. LA SALVEZZA MEDIANTE LA FEDE

1,16-4,25 – 1. LA GIUSTIFICAZIONE

1,16-17 – Enunciazione della tesi – 1,18-32 – I pagani oggetto dell’ira di Dio – 2,1-11 – I Giudei a loro volta oggetto dell’ira divina – 2,12-24 – Malgrado la legge – 2,25-29 – Malgrado la circoncisione – 3,8-20 – Malgrado le promesse di Dio – 3,21-26 – Rivelazione della giustizia di Dio – 3,27-31 – La funzione della fede – 4,1-12 – Abramo giustificato dalla fede – 4,13-17 – Indipendentemente dalla legge – 4,18-25 – La fede di Abramo e la fede del cristiano

5,1-11,36 – 2. LA SALVEZZA

5,1-11 – La giustificazione pegno della salvezza

 

5,12-7,25 – A. Liberazione dal peccato, dalla morte e dalla legge

 

5,12-21 – Adamo e Gesù Cristo – 6,1-11 – Il battesimo – 6,12-14 – A servizio del peccato e a servizio della giustizia – 6,15-19 – Il cristiano è liberato dal peccato – 6,20-23 – I frutti del peccato e della giustizia – 7,1-6 – Il cristiano è liberato dalla legge – 7,7-13 – La funzione della legge – 7,14-25 – La lotta interiore

 

8,1-39 – B. La vita del cristiano nello spirito

 

8,1-13 – La vita nello Spirito – 8,14-17 – Figli di Dio grazie allo Spirito – 8,18-27 – Destinati alla gloria – 8,28-30 – Il piano della salvezza – 8,31-39 – Inno all’amore di Dio

 

9,1-11,36 – C. Situazione di Israele

 

9,1-5 – I privilegi di Israele – 9,6-13 – Dio non è infedele – 9,14-33 – Dio non è ingiusto – 10,1-4 – I Giudei hanno misconosciuto la giustizia di Dio – 10,5-13 – Annunziata da Mosè

10,14-21 – Sono senza scusa – 11,1-10 – Il resto di Israele – 11,11-15 – La restaurazione futura – 11,16-24 – L’oleastro e l’olivo buono – 11,25-32 – La conversione di Israele – 11,33-36 – Inno alla sapienza misericordiosa

12,1-14,23 – II. PARENESI

12,1-2 – Il culto spirituale – 12,3-13 – Umiltà e carità nella comunità – 12,14-21 – Carità verso tutti, anche verso i nemici – 13,1-7 – Sottomissione ai poteri civili – 13,8-10 – La carità, riassunto della legge – 13,11-14 – Il cristiano è il figlio della luce – 14,1-23 – Carità verso i deboli

15,1-16,27 – III. EPILOGO

15,1-21 – Il ministero di Paolo – 15,22-32 – Progetti di viaggio – 16,1-16 – Raccomandazioni e saluti – 16,17-20 – Avvertimento. Primo post-scriptum – 16,21-23 – Ultimi saluti. Secondo post-scriptum – 16,25-27 – Dossologia

 

 Riflessione sul sito

Lunedì abbiamo iniziato a presentare la lettera di Paolo ai Romani, la sua opera più complessa e famosa. Scritta molto probabilmente da Corinto nell’inverno 55-56 dalla casa di Gaio, avendo Terzo come segretario e scrittore, questa lettera è indirizzata alla Chiesa di Roma, portata da Febe, diaconessa del porto di Corinto, Cencre, come autopresentazione di Paolo e del Vangelo che egli annuncia. Paolo non ha fondato la comunità di Roma e desidera far conoscere il suo cuore di apostolo a quella che è considerata la comunità più importante, dopo Gerusalemme, essendo nella capitale dell’Impero e nella quale secondo la tradizione già era presente e lavorava Pietro.

Dopo aver letto e commentato brevemente il solenne prologo dei primi versetti (saluto ai destinatari, in cui si annuncia la centralità di Gesù Vivente nell’annuncio del Vangelo), ci siamo concentrati su quei due versetti che sono il cuore della lettera, cioè l’annuncio del tema della lettera come dell’insegnamento di Paolo, 1,16-17: ” [16] Io infatti non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. [17] In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: Il giusto per fede vivrà”. Un tema che subito mette le cose in chiaro sia con gli Ebrei che con i pagani, ripartendo da una affermazione centrale dell’Antico Testamento, derivata da Is 6,9 e Ab 2,4 (che già conosciamo) “Il giusto vivrà per la sua fede”. Al centro di tutto c’è la fede in Dio, nel suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo: l’accoglienza senza limiti con abbandono totale alla sua azione che è quello che ci fa vivere oggi e per sempre. Credendo e non praticando la Legge (come dicono gli Ebrei) noi siamo “giusti”, cioè allineati al progetto di Dio, a come Dio ci vuole. E tutto è dovuto alla grazia di Dio in Cristo cioè al dono gratuito che ci trasforma in figli adottivi di Dio, predestinati alla gloria.