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9 ottobre 2023

53. 1Co. Prima Lettera ai Corinzi (1). Introduzione

 

Testo e suddivisione della lettera

 

1,1-9 – Indirizzo e saluto. Ringraziamento

1,10-6,20 –  I. DIVISIONI E SCANDALI

1,10-4,21 – 1. I PARTITI NELLA CHIESA DI CORINTO. SPIRITO E SAPIENZA

1,10-16 – Le divisioni tra fedeli – 1,17-3,4 – Sapienza del mondo e sapienza cristiana (Solo Cristo e Cristo crocifisso: Vangelo del Crocifisso annunciato nella sapienza dello Spirito)

3,5-4,13 – La vera funzione dei predicatori (Paolo, Cefa, Apollo.. e l’opera di Dio) – 4,14-21 – Ammonizioni (siate miei imitatori. Verrò presto)

5,1-13 – 2. IL CASO DI INCESTO

6,1-11 – 3. L’APPELLO AI TRIBUNALI PAGANI

6,12-20 – 4. LA FORNICAZIONE

7,1-14,40 –  II. SOLUZIONE DI DIVERSI PROBLEMI (riguardo a ciò che mi avete scritto..)

7,1-40 – 1. MATRIMONIO E VERGINITA’

8,1-10,33 – 2. GLI IDOLOTITI

8,1-6 – L’aspetto teorico – 8,7-13 – Il punto di vista della carità – 9,1-27 – L’esempio di Paolo – 10,1-13 – Il punto di vista della prudenza e le lezioni della storia di Israele – 10,14-22 – I pasti sacri. Non patteggiare con l’idolatria – 10,23-30 – Gli idolotiti. Soluzioni pratiche – 10,31-33 – Conclusione

11,1-14,40 – III. ASSEMBLEE E CARISMI. LA CARITA’

11,1-16 – 1. ASSEMBLEE E DONNE

11,1-16 – L’abbigliamento delle donne

11,17-34 – 2. EUCARISTIA

11,17-34 – Il “pasto del Signore”

12,1-30 – 3. CARISMI NELL’UNICO CORPO DI CRISTO

12,1-3 – I doni spirituali o “carismi” – 12,4-11 – Diversità e unità dei carismi – 12,12-27 – Paragone del corpo – 12,28-30 – La gerarchia dei carismi.

13,1-13 – 4. INNO ALLA CARITA’

14,1-40 – 5. CARISMI. GERARCHIA E REGOLE PRATICHE

14,1-25 – Gerarchia dei carismi in vista dell’utilità comune – 14,26-40 – I carismi. Regole pratiche

15,1-58 – IV. LA RISURREZIONE DAI MORTI

15,1-34 – Il fatto della risurrezione – 15,35-53 – Il modo della risurrezione – 15,54-58 – Inno trionfale

16,1-24 – V. CONCLUSIONE

16,1-24 – Raccomandazioni. Saluti. Augurio finale

 

Riflessione sul sito

 

Lunedì abbiamo presentato questa lettera, o meglio, il contesto di questa lettera. Intorno al 54-55, presumibilmente in inverno, Paolo ha tempo, sente da Timoteo notizie non proprio belle da Corinto e così scrive prima questa e poi la seconda lettera, tutte e due vibranti della sua umanità e della sua fede. In verità da una serie di espressioni, soprattutto della seconda lettera, sembrerebbe che Paolo abbia scritto addirittura cinque lettere ai Corinti, che sarebbero confluite in parte appunto nella 2Co. Tutto questo però è poco più che un ambito campo di ricerca per studiosi, ma non ha di fatto molta importanza per noi “studenti normali”!

Dicevo che lunedì abbiamo presentato soprattutto il contesto della prima lettera ai Corinzi. Cioè anzitutto Corinto, la megalopoli del sud della Grecia, importante porto di mare, centro commerciale di scambi tra Oriente e Occidente, città vivacissima in ogni direzione, culturale, folcloristica, religiosa. Si può dire che al tempo di Paolo Corinto accoglieva ogni genere di esperienza, un po’ la Londra o la New York di oggi! E Paolo ci arriva provenendo dal nord della Grecia, dalla Macedonia di Filippi e Tessalonica e soprattutto dopo la tappa di Atene, così amara per lui (Atti 18!), dove era arrivato sognando di convertire a Gesù la capitale della cultura e soprattutto della filosofia e dell’eloquenza antica. Ma nell’Areopago, il grande spazio pubblico dove si parlava continuamente (!), fu lasciato solo da uditori scandalizzati dalla possibile risurrezione della carne di un presunto Dio! E così Paolo arrivò a Corinto giurando a se stesso (come dice nella lettera) di non conoscere e parlare più se non di Gesù Cristo, e questi crocifisso: [1Co 1,23] noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; [24] ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Del resto lo stesso Paolo parla di una comunità formata soprattutto da persone di basso livello culturale e sociale, anche se di carattere vivace e battagliero.

Così egli per due anni, entrato in confidenza con tanta gente soprattutto Febe, la diaconessa, e poi Aquila e Priscilla che non lo lasceranno più. Si guadagna da vivere lavorando a fare tende insieme a loro e poi annuncia il Cristo in ogni direzione.

Durante il terzo viaggio apostolico, quello che ebbe come centro Efeso, venuto a conoscenza di vari problemi che agitano la comunità di Corinto, Paolo scrisse intorno al 54 d.C. questa prima lettera, dove egli tratta una serie di quesiti e problematiche, sia posti dai corinzi per iscritto e sia conosciuti a voce soprattutto da Timoteo. In questo modo la lettera diventa assolutamente preziosa pur nella sua frammentarietà, perché fa conoscere la vita della comunità cristiana primitiva, ma soprattutto fa toccare con mano soluzioni e impostazioni di Paolo riguardo a tante cose, risposte divenute centrali nella esperienza cristiana di tutti i secoli. Abbiamo almeno 12 tematiche principali ed altre accessorie, che conosceremo seppure brevemente lungo il nostro cammino conoscitivo-formativo.

Certo una parte importante la riveste (o rivestirebbe?!) la lettura diretta del testo da parte di ognuno di noi!