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12 febbraio 2024

130. Lunedì 19 Febbraio 2024
56. Ef. Lettera agli Efesini

 

Struttura della lettera

 

1,1-2 – Indirizzo

1,3-3,21 –  I. IL MISTERO DELLA CHIESA E DELLA SALVEZZA (PARTE DOTTRINALE)

1,3-14 – Il piano divino della salvezza (Inno di Paolo agli Efesini) – 1,15-23 – Trionfo e supremazia del Cristo – 2,1-10 – Gratuità della salvezza nel Cristo – 2,11-22 – Riconciliazione dei Giudei e dei pagani fra di loro e con Dio – 3,1-13 – Paolo ministro del mistero del Cristo – 3,14-21 – Preghiera di Paolo

4,1-6,24 – II. PARENESI (PARTE ESORTATIVA)

4,1-16 – Appello all’unità – 4,17-5,20 – La vita nuova nel Cristo – 5,21-33 – Morale domestica

6,1-20 – Il combattimento spirituale

 

6,21-24 – Notizie personali a saluto finale

 

Riflessione sul sito

 

Meravigliosa lettera di Paolo, quella chiamata “agli Efesini” anche se è piuttosto una lettera destinata a tutte le comunità dell’Asia, di cui Efeso era la capitale indiscussa. Paolo è “agli arresti domiciliari” a Roma, tra il 61 e il 64, in attesa di comparire davanti al giudizio dell’imperatore Nerone, con una certa libertà di movimento. Certamente ha tempo, giorno e notte, come già successo nelle prigionie di Efeso e di Cesarea marittima, di pensare, pregare e meditare. E la sua mente di “anziano” (Paolo ha 50-55 anni in quel periodo) medita profondamente sul senso del Tutto, del mondo, dell’universo, della storia e insieme della storia di Gesù Cristo e della sua Chiesa. Sono nate così le cosiddette “lettere della prigionia”, soprattutto Efesini e Colossesi che sono veramente uno sguardo “da qui all’infinito” come potremmo dire.

Lo scritto si compone spontaneamente di due parti: una dottrinale-dogmatica (capitoli 1-3) con questa altissima e profondissima meditazione su Gesù Cristo come senso del tutto, del mondo e della storia; e poi una parte più esortativa (parenetica) (capitoli 4-6) dove Paolo dà preziose indicazioni come vivere il mistero di Cristo nella nostra vita: nella comunità della Chiesa, nelle famiglie, nella vita spirituale personale.

Tutta la lettera è di altissimo livello e ha il suo punto focale nel “mistero” del Padre riguardante suo Figlio Gesù Cristo e tutti noi in lui. Di questo mistero, cioè del vero senso di tutta la vita, il mondo e la storia, Paolo ne è stato fatto partecipe per rivelazione ed egli ha sempre considerata sua missione principale annunciare al mondo questo mistero ed esortare tutti a viverlo nella fede e nell’amore di Cristo Gesù.

Soprattutto ci siamo fermati sul cosiddetto “Inno agli Efesini” (Ef 1,3-14) che è quanto di più alto ci è stato annunciato nella Parola di Dio. In uno sguardo, come diciamo noi, esteso “dall’infinito all’infinito”, Paolo ci annuncia l’amore eterno del Padre nel Figlio per mezzo dello Spirito Santo e insieme il progetto per cui egli ha voluto creare il mondo e gli uomini: diffondere su tutti loro il suo amore coinvolgente. Dunque da sempre e per sempre noi siamo “predestinati” ad essere con Cristo e come Cristo, figli nel Figlio. E questo è la Chiesa, la nostra comunità credente, il nostro appartenerci in Gesù Signore.

In modo tutto particolare di questo inno (che esortiamo sempre a imparare a memoria e ripetere spesso per avere sempre presente da dove veniamo e dove andiamo e chi veramente siamo) abbiamo evidenziato il versetti 9 e 10 spesso interpretati in maniera riduttiva: ” [9] facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto [10] per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra”. La “pienezza dei tempi” (plèroma ton kairòn) è stata interpretata come il momento più alto dei tempi della storia. Ma molto meglio se noi la interpretiamo (secondo l’espressione originale) come “tutto l’insieme dei tempi” e allora abbiamo una visione meravigliosa: Gesù ha avuto dal Padre la missione di incarnarsi (dopo aver creato tutto in lui e mentre tutto governa per mezzo di lui) perché si realizzasse un cammino verso la “cristificazione” dell’universo, Cristo Testa e senso del mondo e della storia. E allora veramente occorre pregare con Paolo “Cristo abiti per la fede nei nostri cuori” (Ef 3,17).