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11 Marzo 2024

133. Lunedì 11 Marzo 2024
59. 1Ts.Prima Lettera ai Tessalonicesi

 

Struttura della lettera

 

1,1,-2,20 –  I. RINGRAZIAMENTI. PAOLO A TESSALONICA

 

1,1-10 – Indirizzo. Ringraziamento e felicitazioni

2,1-12 – L’atteggiamento di Paolo durante il suo soggiorno a Tessalonica

2,13-16 – La fede e la pazienza dei Tessalonicesi

2,17-20 – L’inquietudine dell’apostolo

 

3,1-13 – II: TIMOTEO A TESSALONICA

 

3,1-5 – L’invio di Timoteo a Tessalonica

3,6-13 – Ringraziamento per le notizie ricevute

 

4,1.13 – III. SANTITA’ DI VITA E CARITA’

 

4,1-12 – Raccomandazioni: santità di vita e carità

4,13-5,11 – IV. SORTE DI CHI E’ MORTO. MORTI E VIVI ALLA VENUTA DEL SIGNORE. VIGILARE.

 

4,13-18 – I morti e i vivi al momento della venuta del Signore

5,1-11 – La vigilanza nell’attesa della venuta del Signore

 

5,12.28 – V. PER UNA VITA DI COMUNITA’

 

5,12-28 – Alcune esigenze della vita di comunità

 

Riflessione sul sito

Anno 52 d.C. Paolo è ad Atene. E’ venuto via dalla Macedonia ma ricorda con immenso affetto e sente la mancanza delle sue comunità, in particolare quella di Tessalonica (la Salonicco di oggi). E manca il fidato Timoteo a ritrovare quelle persone, divenute ormai care.

Questa lettera è uno scritto quasi “confidenziale” in cui da una parte esalta le qualità dei Tessalonicesi (“Rendiamo grazie continuamente a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza. Amati da Dio, siete stati scelti da lui.. nella potenza dello Spirito Santo” (1Ts 1,2-5). E’ famoso il modo in cui egli parla del suo affetto per la comunità: egli è stato tra loro come una madre e come un padre, dando non solo il Vangelo ma disposto a dare la vita stessa per loro (cap. 2). E così ha inviato Timoteo per avere loro notizie. E al suo ritorno ha avuto una gioia immensa e gli si è acuita la voglia di vedere tutti loro come essi hanno voglia di vedere lui. E l’esortazione nasce spontanea: la volontà di Dio è la vostra santificazione (1Ts 4,3).

Poi quasi d’improvviso Paolo tratta un argomento piuttosto spinoso: lui e tutti i credenti attendevano il ritorno del Signore glorioso per la fine dei tempi, però i Tessalonicesi erano perplessi del fatto che alcuni tra loro erano già morti prima di questa venuta. E Paolo rassicura la comunità, nella seconda parte del capitolo 4. “Sulla Parola del Signore” Paolo rassicura i Tessalonicesi: Gesù radunerà con lui tutti coloro che sono morti e anche coloro che saranno ancora vivi al momento della risurrezione “al suono della tromba di Dio e alla voce dell’arcangelo (1Ts 4,13-18). Prima quelli già morti che risorgeranno e poi noi, i viventi in quel momento. Conclusione fondamentale: “Andremo incontro al Signore.. e saremo per sempre con il Signore” (1Ts 4,17). In realtà poi nel prosieguo degli anni Paolo capirà che anche lui e altri moriranno prima della apparizione finale e decisiva (parusia) del Signore glorioso.

Comunque tutto è avvolto nel mistero del tempo futuro. Non sappiamo quando effettivamente il Signore verrà. Certamente sarà all’improvviso. L’esortazione all’inizio del capitolo 5 è forte e stringente: Vegliate!

Poi il resto dell’ultimo capitolo è stupendo nelle sue esortazioni alla vita cristiana. E’ un po’ in piccolo il famoso capitolo 12 della lettera ai Romani: “trattate con rispetto e amore quelli che vi fanno da guida nel Signore, vivete in pace tra voi, ammonite chi è indisciplinato, fate coraggio a chi è scoraggiato, sostenete chi è debole, siate magnanimi con tutti.  Non rendete a nessuno male per male. Siate sempre lieti. Pregate ininterrottamente, In ogni cosa rendete grazie.. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono” (1Ts 5,12-21). In poche righe veramente un programma di vita niente male!