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Nel santo Nome del nostro Dio Trinità.

Questo lunedì al centro del nostro studio nella “Scuola biblica” che stiamo portando avanti con chi desidera conoscere qualcosa di più della Parola e della Parola di Dio, abbiamo posto il terzo libro della Bibbia, il Levitico. Si tratta di un libro in cui sono raccolte leggi, disposizioni e usanze riguardanti i sacerdoti e i loro assistenti, tutti rigorosamente della tribù di Levi, il terzo figlio di Giacobbe. L’onore e l’incarico di sacerdote, cioè di intermediario necessario tra Dio e uomo, in Israele non veniva dato per scelta o elezione, ma solo per generazione, per appartenenza alla tribù di Levi. Sacerdoti e leviti sono di quella tribù. Non hanno una terra loro come le altre tribù perché “la loro terra è il Signore”.

Tutto il popolo però è in qualche modo consacrato al suo Dio, in forza dell’alleanza del Sinai e dunque tutto è chiamato ad essere santo, cioè ad appartenere al suo Dio facendo quello che Dio vuole e non facendo quello che Dio non vuole. Per questo le leggi sono messe le une accanto alle altre, leggi per i sacerdoti e leggi per tutti gli Israeliti.

Cinque le parti in cui suddividiamo il Levitico: 1) 1-7, i Sacrifici; 2) 8-10: i sacerdoti; 3) 11-16: Puro e impuro (purezza rituale e medicale insieme); 4) 17-22, Codice di Santità; 5) Feste e leggi varie.

Come persona della settimana abbiamo conosciuto Febe, credente e “diaconessa” di Cencre, il porto di Corinto. Di lei si parla una sola volta, nei famosi saluti di Rm 16 (vedi Rm 16,1-2). Donna di attenzione e di carità, dei cui servizi ha usufruito anche Paolo. Lei è forse la latrice della lettera ai Romani (prima a Efeso e poi a Roma). Echi stupendi di una impegnata vita di comunità.

Vi aspetto numerosi lunedì e/o giovedì, ore 21-22 su meet.jit.si/VediamociConPrimo.