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39.Excursus su Luca e il suo Vangelo (4)

LUCA E IL SUO VANGELO (Scuola della Parola, n. 39)

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Nel giorno dedicato a santa Lucia è di rigore l’invocazione alla luce dello Spirito del Risorto..

Lunedì scorso quarto incontro su Luca e la sua opera. Che peccato che siamo in pochi! Unitevi a noi, non vi pentirete (almeno spero!).

Ho presentato un aspetto complessivo dell’opera lucana che non viene tanto trattato né messo in luce, eppure credo che sia uno dei più importanti, e certamente uno dei più nuovi e rivoluzionari. Da sempre la religione, ad ogni tempo e latitudine, era sempre collegata a luoghi, riti, persone, formule specifiche: il cosiddetto “mondo del sacro”. Invece Gesù porta il suo Vangelo, gioia nello Spirito, novità nell’amore dell’Abbà principalmente sulle strade, nei campi, al lago, nei villaggi, a casa di chiunque.. Il mondo di Gesù è “laico”. Tre sole volte si parla di lui in sinagoga, ma solo per mostrare i conflitti che si sviluppano in essa tra lui e i capi della religione ufficiale. La prima volta, Lc 4, la pericope finisce che lui rischia anche la vita. Le cose più belle sono fatte di quotidiano, di poveri, di gente insignificante agli occhi del mondo. I potenti lui li frusta, li condanna; ed essi condannano lui. Gesù vive nel quotidiano, non ha dove posare il capo la notte, non gli interessano i quattrini, e soprattutto vive, annuncia e propone la “religione del cuore”, perché nel cuore vive lo Spirito e la voglia di praticare la volontà di Dio. Tutto superfluo, tutto in seconda linea rispetto alla fiducia nel Padre, tutto al servizio della persona. E’ dal cuore di Gesù che sgorga la “compassione” che salva il mondo. Di Gerusalemme e del suo tempio “non resterà pietra su pietra”.

Accogliamo nel Natale la possibilità di essere “un cuore solo e un’anima sola” nel Cristo “essenziale”.